Questo profilo è una truffa!
I sei indizi per capire se il profilo che hai davanti è reale, oppure ti vuole truffare.
Chi sono e cosa faccio?
Ciao, io sono Pacca, del canale TikTok di PaccaFaCose. Canale da oltre 100.000 followers, in cui mi occupo di smascherare truffe ben architettate, in cui parliamo di attualità e social media.
Canale in cui la sicurezza online non è solo un'opinione, ma una realtà alla quale tutti possono accedere.
Oggi mi trovo qui per parlare direttamente a te delle truffe e di come potersi difendere da esse. Come difendersi nel miglior modo possibile. In questa guida e nelle mie newsletter, userò casi reali, esempi veri e tangibili.
Non ti stresserò con tecnicismi inutili e pesanti, userò parole vere, parole che tutti sono in grado di comprendere. Non devi essere un esperto del settore o un ingegnere informatico per riuscire a proteggerti. Devi solo avere la pazienza di analizzare, studiare e capire. Tutto qua. Oggi ti darò gli strumenti per farlo in autonomia, spero ti possano tornare utili e proteggerti dalla prossima truffa.
Quindi, come dico sempre nei miei video: let’s go!
Aiuta Ginny! Il caso di “Armando Murante”.
Qualche giorno fa mi arriva un messaggio nei direct su Instagram, in cui mi viene inoltrato il profilo di questo signore: @armando_murante_1973.
Il profilo presenta pochi video, un nome falso, una biografia chiara ed efficace: “I fondi servono per curare mia figlia [...], aiutateci, ogni goccia riempie il vaso. Dona” e un link PayPal.
La prima cosa che mi salta all’occhio, ovviamente, sono i suoi post. Ha caricato trenta video, in cui è presente una bambina, molto piccola, circa sui tre/cinque anni, che non sta bene. Una bambina palesemente malata, potrebbe avere la leucemia o un’altra malattia simile.
In altri video si vede come questa bambina sia all’interno di macchinari o stia subendo un trattamento medico. Nei video è presente anche il padre della bambina, che la tiene in braccio, che piange, ma che non dice mai niente.
Il profilo ha circa 10.000 followers e i video hanno raggiunto milioni e milioni di visualizzazioni, il suo record è stato cinque milioni e il suo profilo ha un totale di circa dieci milioni di visualizzazioni. Tantissime persone mi hanno scritto di aver donato soldi a questo account, alcuni, così mi hanno detto, di aver donato addirittura centinaia di euro, addirittura una ragazza, ha donato 2500€.
Ma ora la domanda è: come possiamo capire se questo profilo è una truffa o è reale?
Io ho deciso di fingermi un utente inesperto e di lasciare un commento sotto ad un post di questa pagina: “Qualcuno sa dirmi se è tutto reale o è una truffa?”, indovinate un po’? Anche solo per il dubbio che tutto questo fosse finto, sono stato bloccato istantaneamente dalla pagina in questione.
Quindi, come primo passo, ti posso consigliare di scrivere un commento sotto al post, chiedendo se ciò che dicono è reale e ti posso assicurare che i truffatori, non perderanno nemmeno tempo a leggerti, ti bloccheranno direttamente. E’ più facile.
Le sei regole per la truffa perfetta!
Non tutte le truffe sono impossibili da scovare, ma quelle più difficili sono quelle che seguono i punti della truffa perfetta. Ma quali sono?
Sfruttare la compassione e il senso di colpa delle persone che guardano;
Una comunicazione video efficace, troppo;
Pressione morale e urgenza;
Richiesta di donazione diretta e, spesso, non tracciabile;
Nessuna prova verificabile online;
Profilo creato da zero e da poco tempo;
Questi sono i sei punti salienti sulla quale si basa la truffa perfetta online. Ora, cercherò di analizzare punto per punto per capire come verificare se ciò che hai davanti è reale o è soltanto un’altra pagina finta che ti vuole rubare soldi.
Analizziamo questi punti, uno per uno, partendo da questo profilo Instagram.
1) Sfruttare la compassione e il senso di colpa della persona che guarda;
Ci accorgiamo sin da subito che questo profilo è interamente basato sul colpire il nostro cuore, di toccarci da vicino, di farsi breccia all’interno della nostra anima e di toccare qualcosa che ci porta a dire: “Mi dispiace”.
Chi di noi è così apatico e privo di ogni emozione da non farsi rattristare da una bambina che sta combattendo contro il cancro? Chi è così privo di ogni morale da non voler provare, anche nel proprio piccolo, ad aiutare una bambina in difficoltà?
Beh, tutti abbiamo quella scintilla, dentro di noi, che ci fa dire: “Voglio provare a fare qualcosa, voglio aiutarla”. E qui arriva il truffatore, lui lo sa bene e farà in modo di caricare più video possibili, con musiche tristi in sottofondo e con frasi come: “Vi prego, aiutatemi. Mia figlia sta morendo. Sono disperato.”, a me, personalmente, sta venendo da piangere, anche soltanto scrivendo questa frase.
2) Comunicazione video efficace, troppo;
La comunicazione video è importante, ma davvero pensi che un genitore, addolorato da tutto quello che sta passando la propria figlia, si metterebbe a scrivere, impostare, registrare e creare un editing quasi perfetto dietro ad ogni video?
Guardiamo i video di questo profilo: sono creati in maniera perfetta: luci giuste, tagli esatti, colori modificati, bianco e nero usato nel momento in cui piange, musica perfetta per il momento perfetto.
3) Pressione morale e urgenza;
Questo è il punto più importante. Riuscire a mettere pressione e urgenza alle persone: se non vuoi che l’altra persona si fermi a ragionare, non farla fermare. Non dar tempo all’altra persona di capire. E’ il punto fondamentale, ed è anche una strategia di vendita. E’ una manipolazione psicologica.
“Mia figlia sta morendo”, “Aiutami ora”, “Abbiamo poco tempo per provare a salvarla”, “Le restano poche settimane di vita”; sono tutte frasi che mettono fretta alla persona che le sente e se già è dispiaciuto per la situazione, in questo modo si sentirà ancora peggio e correrà a cercare quel benedetto link per donare, tutto ciò che può donare.
Anche i commenti del profilo sono strutturati in questo modo. Se provi a chiedere se la bambina sta migliorando o meno, il profilo risponde in modi totalmente consoni a questa strategia: “Non sta migliorando, abbiamo bisogno di più soldi”, “Non ci è stato donato abbastanza e non riusciamo a far partire le cure”. Pressione morale e urgenza di intervento.
4) Richiesta di donazione diretta e non tracciabile;
Hai mai sentito parlare di GoFundMe? Questo è il sito numero uno al mondo per le raccolte fondi, ma sapete come si fa a pubblicare una raccolta fondi su questo sito? Bisogna fornire prove e dettagli esaustivi, bisogna spiegare dove andranno i soldi, quanti soldi servono e come verranno usati i soldi in surplus. Devi fornire cartelle mediche, nomi e cognomi reali, devi dire dove abiti e dare i tuoi documenti.
Questo sito viene utilizzato da chi fa raccolte fondi reali e tracciabili. Chi non ha nessuna prova o non vuole esporsi in alcun modo, utilizza un altro metodo per le donazioni: PayPal, oppure in cryptovaluta.
In questo caso, il truffatore, ha scelto di usare PayPal. In bio ha lasciato il link diretto per la donazione. C’è una cosa che, forse, non sai su PayPal: non sei obbligato ad inserire i tuoi dati per creare un account nuovo. Questo lo rende molto più complicato da tracciare per una persona comune, come me o te.
Inoltre, spesso, queste persone chiedono donazioni con la causale di “Amici e Parenti”, così da non dover aspettare per riceverli e non dover aspettare per poterli ritirare. Se doni attraverso “Amici e Familiari”, non puoi richiedere alcun rimborso al sito web.
5) Nessuna prova verificabile online;
Questo sarà il passaggio più complicato e con anche un mini tutorial. Come ho detto all’inizio, sono stato bloccato non appena ho chiesto informazioni riguardo la bambina reale.
Ebbene si, questi profili non perdono tempo a rispondere alle richieste, ti bloccano, non hanno interesse nell’avere sul proprio profilo persone con un dubbio, vogliono i soldi, solo i soldi. Se non li dai, sei fuori.
Ma se non forniscono prove, come facciamo a trovarle da soli? Beh, in nostro aiuto arriva Google e, più nello specifico, Google Lens. Facciamo una prova: apriamo un video a caso. Blocchiamolo nell’esatto momento in cui si vede la faccia della bambina, facciamo uno screenshot e ora, andiamo su Google.
Google ci da la possibilità di caricare immagini a nostro piacimento per poter fare delle ricerche, partendo da una foto.
Una volta caricata, ci basterà premere invio e il gioco è fatto. Una volta qui avremo diverse possibilità, tra cui quella di premere su “Corrispondenza Esatta”, indovina un po’, oltre duecento risultati. Questo video è stato caricato da circa duecento persone nel mondo.
Chi un mese fa, chi un anno fa e chi addirittura quattro anni fa. E indovina un po’: il nome della bambina è sempre diverso.
Ovviamente se andiamo ad indagare scopriamo anche chi è la reale bambina della foto, ma questa non è la guida adatta, l’importante è aver scoperto che questo video è stato rubato ad un’altra bambina, circa quattro anni fa.
6) Il profilo Instagram è nuovo;
Ebbene si, lo sai che puoi verificare quando è stato creato il profilo Instagram? Basterà premere sul nome della persona e uscirà una schermata in cui ti verrà detto il mese e l’anno di creazione dell’account.
In questo caso è un’account creato a febbraio di quest’anno, meno di quattro mesi fa. I profili nuovi, spesso, vengono spinti leggermente di più dall’algoritmo per capire di che profilo si tratta e quindi è facile che abbia una crescita molto grande nei primi giorni e, soprattutto, che raggiunga molte persone, che è ciò che vuole un truffatore.
Cosa fare in caso di truffa online?
Ovviamente, come prima cosa: NON DONARE SOLDI! Ma poi, possiamo segnalare il profilo alle autorità e alla piattaforma stessa.
Invia subito una mail alla polizia postale e una a meta, in cui spieghi il motivo per la quale stai inviando e in cui alleghi anche le prove di quello che stai dicendo, quindi lo screen della pagina instagram, il link diretto, gli screen di google, il link dell’account paypal e tutto ciò che hai raccolto.
Anche se non dovessero rispondere, tranquillo/a, perché loro raccolgono tutte le prove e poi iniziano le indagini e, come ricorda un vecchio detto: “Tutti i pesci vengono a galla”.
Spero che ti possa essere utile
Questa è la prima guida che ho scritto. L’ho scritta pensando ai miei nonni e per i miei genitori, che purtroppo si sono fatti truffare più e più volte online.
Questa guida l’ho scritta per i tuoi genitori, per i tuoi nonni e per chiunque ne avesse bisogno. Non è sempre complicato scovare le truffe online e anche se a me, o a te, sembra palese che un profilo stia truffando, non è così per tutti.
E no, non condivido la regola di Wanna Marchi che dice: “I coglion* vanno incul*ti”, perché attualmente a cascare nelle truffe, sono le persone un po’ più avanti con l’età, ma un giorno quella persona che verrà “incul*ta”, potresti benissimo essere te.
Se il post ti dovesse essere stato utile, ti invito ad iscriverti, che, dalla settimana prossima, inizieranno ad uscire anche casi OSINT e casi su Influencer.
Piccolo spoiler: YouTuber e Trading.
Detto questo: let’s go!
Grazie pacca per aiutarci 🙏
Sei un grande
Grazie ❤️